La passeggiata per il cane è un momento fondamentale per il suo benessere. Anche se breve, come per Mia. Indispensabile per Dante, che fin da piccino ha la vocazione per l’esplorazione. La passeggiata del cane non è solo il momento per i bisognini. È un momento necessario per far scaricare al proprio cane la tensione e l’energia accumulate durante la giornata. È un pò come per noi umani che dobbiamo alzarci e fare due passi o prendere una boccata d’aria oppure sentiamo la necessità fisica di allenarci e praticare uno sport.
L’importanza della passeggiata del cane
Quando usciamo in passeggiata con Dante variamo il più possibile percorso per esplorare contesti diversi. Alla fine approdiamo sempre alla stessa meta: la piazza e la sosta nel nostro bar pasticceria preferito. Anche Mia varia spesso giro nonostante il suo tragitto sia breve e sotto casa. È fondamentale che la passeggiata del cane sia stimolante e divertente. Infatti, il cane è un animale abitudinario ma che si annoia facilmente se fa le cose sempre nello stesso modo. Pertanto, se l’appuntamento con la passeggiata del cane diventa parte della routine, l’itinerario deve essere quanto più vario.
Vivere esperienze positive e costruttive in posti diversi – al parco, in città, in aperta campagna o al mare – hanno fatto bene ai nostri Bouledogue. Entrambi sono consapevoli di cosa li circonda, sono confidenti con il mondo, hanno maggiori competenze rispetto a tre anni fa. Infatti, quando Dante e Mia erano cuccioli giravano l’isolato impauriti, era tutto enorme per loro! Poi hanno acquistato fiducia e consapevolezza di loro stessi e del ruolo dell’umano. Avendo alle spalle diverse esperienze di vita hanno aumentato la propria adattabilità superando gradualmente paure e timori. Ti consigliamo di far provare al tuo Bouledogue nuovi luoghi in modo graduale e di rispettare sempre i suoi tempi.
L’importanza di annusare per il cane
Per il cane annusare significa imparare a conoscere il mondo e chi lo abita. Grazie all’olfatto il cane è in grado di distinguere una pianta da un’altra, avvertire i cambi di stagione, riconoscere il passaggio di un altro cane (maschio o femmina). L’odorato è il senso primario del cane e gli permette di conoscere la realtà che lo circonda, di apprendere e dunque di sentirsi appagato. Le camminate all’aria aperta sono fondamentali e fungono, inoltre, da potente antistress. Di conseguenza non strattonare il tuo cane quando annusa qualcosa che per lui risulta interessante. La passeggiata risulterebbe frustrante!
La passeggiata del cane con l’umano
Noi umani dobbiamo diventare, per poi essere, l’unica guida autorevole per il nostro cane. Lui ci deve riconoscere come capo branco, per questo è fondamentale che accolga i nostri comandi in qualsiasi situazione, soprattutto in caso di pericolo.
Condividendo la libertà di passeggiare insieme all’aria aperta, rafforziamo e consolidiamo il nostro rapporto con il nostro Bouledogue. La passeggiata fatta insieme rafforza il rapporto cane-umano perché migliora la comunicazione, permette di condividere esperienze positive e fornisce l’occasione di conoscere meglio il proprio bullo cogliendone i tratti salienti. Inoltre, il cane impara a comunicare con gli altri cani avendo l’occasione di affinare l’approccio con i suoi simili.
La condotta al guinzaglio con il proprio Bouledogue è momento di relax e di piacere. Affinché lo sia davvero noi ci siamo divisi i compiti. Dante va in passeggiata con l’umana che è paziente e ama le passeggiate lunghe. Mia va in passeggiata con l’umano che è pigro come lei!
Il controllo del proprio cane in passeggiata
Ti raccontiamo un episodio. Durante la passeggiata di ieri con Dante, una signora ha liberato dal guinzaglio il suo cagnolino su una strada laterale che sbuca su una strada molto trafficata. Noi eravamo increduli. Infatti il cane si è lanciato velocissimo verso di noi che stazionavamo sul marciapiede. Dante era al guinzaglio ma già in punta. La signora urlava il nome del suo cane ma lui non ha recepito il comando. Il cane non si fermava. Allora noi abbiamo bloccato il traffico in entrambe le corsie per permettere alla signora di riprendere fiato, raggiungere il suo cane e al contempo permettere al suo cagnolino di conoscere Dante. In questo modo abbiamo fermato il cane, lo abbiamo tranquillizzato e la proprietaria ne ha ripreso il controllo. Se fossimo fuggiti ci sarebbe corso dietro e chissà cosa sarebbe potuto succedere… Ma se fosse stato un Amstaff? Avremmo dovuto chiedere aiuto e rifugiarci da qualche parte.
Morale della storia. Controllo del cane, sempre, soprattutto in passeggiata. E se non lo abbiamo dobbiamo farci aiutare da un educatore cinofilo.
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