L’hot spot è un’infezione batterica della cute del cane.
L’hot spot è anche chiamato “eczema umido” o “dermatite piotraumatica” o “dermatite acuta umida”: una reazione cutanea improvvisa del cane in cui la cute ‘spurga’ continuamente del siero, la lesione si allarga rapidamente e purtroppo è dolorosa. Inoltre, spesso è accompagnata da ponfi rossi. Noi abbiamo sentito pronunciare per la prima volta il termine hot spot dal nostro veterinario, dopo aver visitato il collo di Dante. In questo articolo condividiamo la nostra esperienza.
Hot Spot di Dante
Quanto abbiamo visto comparire sul collo di Dante una chiazza di pelo umida e rossastra, abbiamo pensato si fosse ferito in passeggiata tra gli arbusti. Lo abbiamo subito disinfettato con lo spray alla clorexidina. Sembrava tutto risolto. Invece, poco dopo, il pelo ha iniziato a mostrare di nuovo pelo rossastro e umido. Allora abbiamo scattato una foto e l’abbiamo inviata al nostro veterinario per chiedere un suo parere. Così abbiamo letto per la prima volta il termine hot spot. E siamo andati nel suo ambulatorio perché non bisogna aspettare con l’hot spot, devi andare subitissimo dal veterinario.
Cosa scatena l’hot spot?
Quest’anno sono capitati due episodi di hot spot a Dante e, secondo il veterinario, la causa scatenante è la puntura di un insetto. Ma quale? Una puntura di zanzara? Di vespa? O di tafano? Non si sa. Eppure era protetto con antiparassitario.
Le combinazioni di:
- puntura di insetto (zanzara, vespa, tafano…)
- il pelo folto sul collo che non permette una buona ventilazione del mantello quindi clima caldo umido
hanno scatenato in Dante l’hot spot, una reazione batterica che produce subito un forte calore della cute.
Come si presenta un hot spot?
Abbiamo appena descritto l’hot spot da una occhiata esterna. Ma l’hot spot lavora sotto il pelo e qui iniziano le brutte sorprese. Solo dopo che il veterinario ha rasato il pelo del collo di Dante, abbiamo capito l’entità dell’infezione, come agisce e come si sviluppa velocissima sotto il mantello. È tremenda!!! L’insorgenza è sempre acuta, bastano davvero poche ore perché si manifesti. La lesione si presenta tipicamente rossa, circoscritta da siero (simile ad una bolla), con ponfi rossi. Di conseguenza, Dante ha avvertito un tale malessere – misto a prurito – che ha iniziato a grattarsi per cercare sollievo. In questo modo la situazione è peggiorata: Dante si è procurato delle ulteriori ferite che hanno sanguinato (da qui il pelo rossastro).
Qual è la terapia?
La terapia locale è di primaria importanza. Bisogna andare con urgenza dal veterinario che toserà, pulirà e disinfetterà l’area colpita da hot spot. Poi il cane deve seguire una terapia sistematica a base di antibiotici e se necessario usare il collare elisabettiano (perché il cane non si deve assolutamente mordere o leccare). La ferita non va assolutamente coperta con garza perché deve asciugarsi ma deve essere quotidianamente pulita e medicata.
I prodotti per la cura dell’hotspot
azione disfetttante
A nostro avviso Douxo clorexidina è la migliore soluzione perché pratica e funzionale. Parliamo di 30 dischetti già imbimbati di soluzione veterinaria che disinfetta e combatte funghi e batteri. Lasciala in posa qualche minuto sulla zona colpita. Lascia asciugare all’aria la cute. In alternativa c’è la soluzione in spray della Candioli oppure le salviettine alla clorexydina.
rafforzare le difese immunitarie della cute
Le perle Ribes Pet, Redonyl o Duomega sono utilissime e servono a rafforzare le difese immunitarie della cute. Noi le abbiamo provate tutte e tre e si somministrano al pasto. Ci troviamo meglio con le ribes pet (ma è soggettivo). Devi aver pazienza perché, se il caso è impegnativo come il nostro, anche cicli di tre mesi. In alternativa c’è la soluzione spray Linkskin ma va sempre per dosata perché l’hot spot si deve asciugare e la cute non deve restare umida a lungo.
I prodotti si trovano anche su Amazon perché non serve la ricetta e la consegna Amazon Prime è velocissima, tipo in 24 ore.
Come si può prevenire l’hot spot?
Per prima cosa eviteremo di passeggiare in aperta campagna e per le gite fuori porta ci attrezzeremo con dei repellenti naturali per animali all’olio di neem.
Qui trovi il nostro articolo sugli antiparassitari per Bouledogue Francese.
Nel frattempo Dante sta migliorando di giorno in giorno, la ferita si sta asciugando e restringendo. Per la guarigione completa della ferita ci vorrà almeno un mese. Per la ricrescita completa del pelo ci vorranno almeno 4 mesi. Purtroppo ci vuole pazienza e tante coccole per Dante!
Scritto con il cuore perché provato.
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