I cani brachicefali, con il loro caratteristico muso piatto e le caratteristiche fisiche peculiari, continuano ad essere molto popolari nonostante i problemi di salute che li affliggono. Come sappiamo bene il Bouledogue Francese, il Bulldog inglese, il Carlino ed il Boston Terrier, sono spesso soggetti a difficoltà respiratorie, problemi agli occhi, richiedono il taglio cesareo durante il parto, e tutto ciò comporta spese veterinarie considerevoli. Inoltre, vivono in media tre o quattro anni in meno rispetto ad altre razze di dimensioni simili.
Secondo l’American Kennel Club, nel 2022 il Bulldog francese ha superato il Labrador Retriever come razza più popolare negli Stati Uniti.
Perché allora molte persone preferiscono un cane destinato a soffrire?
Ci siamo posti molte volte questa domanda e l’abbiamo chiesto anche alla nostra community.
In nostro soccorso una ricerca scientifica condotta dall’Università Eotvos Lora’nd (ELTE) che fornisce una possibile spiegazione a questa domanda. Lo studio infatti esplora le ragioni dietro la popolarità delle razze canine brachicefale nonostante i loro difetti fisici e problemi di salute. I risultati mostrano che la preferenza per queste razze non è influenzata dal contatto visivo con gli umani, ma piuttosto da tratti di personalità come l’empatia e la socievolezza (cosa che noi validiamo avendo scritto un articolo sull’empatia, ndr). Inoltre, i proprietari di cani brachicefali sono consapevoli dei loro problemi di salute, ma tendono a normalizzarli, considerandoli caratteristiche tipiche della razza.
I cani brachicefali e gli umani
Per indagare sulle cause della popolarità di queste razze, i ricercatori hanno condotto un sondaggio online presentando 25 coppie di foto di cani che guardavano la fotocamera o altrove. Hanno anche valutato i tratti della personalità dei partecipanti, la loro preferenza per i cani con il muso piatto e la loro consapevolezza dei problemi di salute associati a queste razze. Il sondaggio ha coinvolto un totale di 1156 partecipanti.
Alcuni risultati dello studio
- Le persone che preferiscono i cani che guardano nell’obiettivo sono socievoli e capaci di mettersi nella posizione e nella prospettiva degli altri.
- I proprietari di cani brachicefali sono consapevoli dei loro problemi di salute, come difficoltà respiratorie e distocia (difficoltà nel parto), ma tendono a considerarli caratteristiche normali della razza.
- Gli appassionati di cani brachicefali sono generalmente persone giovani, con un livello di istruzione basso e poca esperienza professionale con i cani.
- Questi proprietari mostrano un’empatia emotiva molto elevata e sono inclini a sentire la sofferenza degli animali.
- Il suono ansimante emesso dai cani brachicefali viene spesso normalizzato come caratteristica di razza, anche se indica la lotta del cane per respirare attraverso un muso deformato.
- Gli intervistati proprietari di cani brachicefali spesso non riconoscono i problemi respiratori dei loro cani, nonostante la vita quotidiana condivisa, perché appunto li considerano come caratteristica di razza e non come problemi seri di salute.
- L’importanza degli occhi dei cani brachicefali come attrattiva per i proprietari non è stata confermata dalla ricerca.
I cani brachicefali ed il cortocircuito emotivo
I risultati hanno anche rivelato che coloro che avevano un atteggiamento positivo verso le razze brachicefale hanno scelto a caso tra le immagini presentate. Ciò suggerisce che l’inclinazione di questi cani a stabilire un contatto visivo probabilmente non gioca un ruolo significativo nella loro popolarità. Al contrario, coloro che preferivano le foto di cani che guardavano nella fotocamera erano persone socievoli, inclini a fare amicizia facilmente e capaci di mettersi nei panni degli altri.
La ricerca ha anche dimostrato che i proprietari di cani brachicefali sono consapevoli dei problemi di salute associati a queste razze ma, come si evince dai risultati riportati, sono banalizzati e ricondotti erroneamente a caratteristiche di razza.
Il 99% degli intervistati ha associato le razze brachicefale a difficoltà respiratorie, il 90% a distocia durante il parto e il 61% a ulcerazione corneale. I ricercatori inizialmente pensavano che i consumatori di queste razze non fossero a conoscenza dei problemi di salute, ma la ricerca ha dimostrato il contrario.
Empatia di giovani, donne e genitori
Un punto molto interessante dello studio è che gli appassionati di cani brachicefali tendono a essere persone giovani, con un livello di istruzione inferiore e spesso senza esperienza professionale nel campo dei cani. Sono maggiormente rappresentate le donne e coloro che hanno figli. Questo gruppo di persone mostra anche un’empatia emotiva elevata, il che indica una maggiore sensibilità alla sofferenza degli esseri viventi.
Eniko Kubinyi, responsabile del gruppo di ricerca sugli animali da compagnia presso l’ELTE, ha sottolineato che i proprietari di cani brachicefali sono relativamente inesperti potrebbero considerare i problemi di salute come caratteristiche normali della razza anziché segnali di disagio.
Uno studio condotto nel 2023 dal Royal Veterinary College nel Regno Unito ha interrogato i proprietari di cani brachicefali con la sindrome delle vie aeree ostruttive brachicefaliche (BOAS) sulla salute e il benessere dei loro cani. Sorprendentemente, più della metà degli intervistati ha riferito che i loro cani non avevano problemi respiratori, nonostante la diagnosi. Ciò suggerisce che i proprietari potrebbero non essere consapevoli dei disagi che i loro cani affrontano quotidianamente.
Conclusioni
In conclusione, la ricerca indica che la popolarità dei cani brachicefali non dipende tanto dal contatto visivo che stabiliscono, quanto dal fatto che i proprietari tendono a normalizzare i problemi di salute associati a queste razze. Nonostante siano consapevoli di tali problemi, le caratteristiche estetiche e le interazioni sociali offerte dai cani brachicefali sembrano avere un peso maggiore nella scelta dei proprietari. Tuttavia, è importante considerare il benessere e la qualità della vita di questi cani, prendendo in considerazione le implicazioni etiche e sanitarie legate alla selezione di razze con difetti fisici significativi.
