Il fine vita del cane è un momento doloroso, soprattutto se il cane è relativamente giovane. Dante si è addormentato per sempre il 20 febbraio 2023, aveva 6 anni e 8 mesi. Aveva un brutto tumore, un mastocitoma cutaneo non operabile alla gamba posteriore. Insieme a lui abbiamo fatto un lungo percorso, fatto di esami e di terapie.
Bada bene. Questo non vuol dire che tutti i cani con tumore sono spacciati. Anzi, se il tumore è operabile ci sono buone possibilità che il cane viva ancora per anni. Ci sono ottimi chirurghi oncologi là fuori. Se invece il tumore non è operabile ci sono comunque storie di pelosi che sono sono riusciti a vivere con dignità e serenità. Insomma ci sono ottime cliniche oncologiche e terapie all’avanguardia. Quindi, amico mio che ci leggi, non perdere mai la speranza e la fiducia. La medicina veterinaria fa continuamente progressi.
In questo articolo ti raccontiamo il fine vita di Dante in modo che tu abbia una traccia. Non servono i fazzoletti, siamo saldi.
L’iter diagnostico
Il percorso di Dante è iniziato a fine agosto con una biopsia fatta dal medico di campagna, poi, dopo una quindicina di giorni dal responso, abbiamo fatto la colorazione che ha confermato la presenza di cellule tumorali. Ad ottobre Dante è stato preso in cura dall’oncologo in una clinica veterinaria a 30 km da noi. Purtroppo la posizione del mastocitoma aveva già messo in forte dubbio la possibilità di un’operazione chirurgica. Anche la posizione del mastocitoma incide: quello di Dante era all’interno della gamba posteriore, un punto difficile da operare perché non c’era abbastanza margine per poi chiudere la ferita (quindi alta possibilità di infezione e recidiva). Dante è stato quindi sottoposto dall’oncologo alla stadiazione per capire lo stadio e l’entità del tumore. Ovvero esami del sangue approfonditi, sedazione completa per fare la Tac. Tutti questi esami sono fondamentali per capire quale strada prendere. Le terapie oncologiche sono iniziate a novembre.
Le cure oncologiche
Da novembre a febbraio Dante ha fatto ben 13 visite oncologiche + 6 visite oculistiche + 1 visita dermatologica. Nello specifico: diagnostica completa, 2 sessioni di chemioterapia in clinica con blanda sedazione, ogni settimana esami del sangue e controllo del mastocitoma con medicazione, 6 visite specialistiche dall’oculista perché il mastocitoma provoca prurito e Dante si era procurato una lesione alla cornea. Infine una visita dermatologica perché Dante perdeva tanto pelo e si mordicchiava le zampe. Era così giù di globuli bianchi che le sue difese immunitarie non hanno retto alla malassenzia, un fungo, poi debellato.
Una grande prova di resistenza, sopportazione e resilienza. Stress, dispendio di energia, emozioni, incastri. C’è stato un momento in cui Dante prendeva anche 6 compresse tutte diverse. Avevamo fatto una lista appesa in cucina di quando darle. Le medicazioni erano l’ordine di 4/5 al giorno. Sacchi di garze e bende nell’indifferenziata.
Gli appuntamenti sono fondamentali
In questa situazione il cane è al centro di tutto, poi c’è la disponibilità dell’oncologo ed infine ci siamo noi umani (che diventiamo i caregiver del cane). Non siamo nella posizione di poter trattare sugli orari per gli appuntamenti, il tempo ci è nemico, la malattia corre veloce e non aspetta certo riunioni, consegne o il pilates. Lo ricordiamo: l’oncologo fa l’oncologo quindi fa l’interesse del cane compatibilmente con tutti gli altri cani che ha in cura. Gli esami del sangue è preferibile farli al mattino perché è a digiuno, idem la chemioterapia se associata a sedazione. Il cane poi deve riposare ma anche fare le sue solite cose per non sentirsi un appestato. Noi alla fine chiamavamo la clinica un’ora prima dell’appuntamento per sapere se c’erano ritardi, chirurgie, emergenze. Ci sono stati momenti di forte tensione. Il cane sta male e l’appuntamento porta un ritardo di più di un’ora…. Ci si sente impotenti in sala di attesa.
I medicinali oncologici
I medicinali oncologici sono delle compresse da maneggiare con estrema cura ed attenzione. L’umano deve indossare dei guanti, le compresse non vanno mai rotte o spezzate, devo essere nascoste dal cane e dai bambini. Dante doveva fare la chemioterapia per vena ma esiste anche la possibilità che il principio attivo venga preparato in compressa. Chiedete al vostro oncologo.
Nel nostro caso, dopo che le due chemio non davano un valido riscontro, l’oncologo ha prescritto prima il Masivet 150 (poi riformulato da una farmacia galenica perché il farmaco abbassava drasticamente i globuli bianchi esponendo Dante a qualsiasi infezione) e poi, non funzionando più, abbiamo somministrato il Palladia. Solo pochi anni fa con la chemioterapia fallita il cane non aveva possibilità. Oggi invece ci sono questi due farmaci oncologici. Entrambi hanno l’obiettivo di tenere sotto controllo la malattia e quindi permettere al cane di vivere con dignità e un certo benessere. Attenzione, da un tumore non operabile non si guarisce mai. Si convive con il tumore.
Prepararsi al fine vita del cane
A scriverle tutte queste cose e metterle in fila… Ci diciamo… “Siamo stati bravi, Dante un gigante, la community fondamentale” che ci ha sostenuto sempre con messaggi, supporto e donazioni.
Poi arriva chiaro il fine vita perché non c’è medicina che argini più il tumore. Il tumore chiamato “ponfone di merda” ha ripreso forza, in poche settimane è diventato un “super mega ponfone di merda” e le medicazioni si sono fatte più fitte. Dante ha iniziato a zoppicare, si girava continuamente nella cuccia per trovare una posizione meno dolorosa. Alla fine al Palladia abbiamo preferito dare un forte antidolorifico ogni 8 ore. Bisogna farsi forza e fare le telefonate di rito. Bisogna organizzare il fine vita del proprio cane.
Eutanasia e cremazione
In questi momenti dolorosi ognuno reagisce secondo la propria sensibilità. Noi scriviamo come è andata e come abbiamo organizzato il fine vita di Dante. Non sapevamo niente. Gli scenari erano due. Nel primo Dante sarebbe morto in casa e lo avremmo fatto cremare, nel secondo caso sarebbe stato addormentato in clinica e poi fatto cremare.
Cremazione del cane
Noi non abbiamo un giardino privato e, da quel che sappiamo, non è neppure legale seppellire un animale domestico in giardino. In ogni caso, abbiamo chiesto a Google di fornirci i nominativi di aziende che cremano gli animali vicino a noi. Abbiamo contattato la struttura più vicina con le idee abbastanza chiare: avrebbero dovuto venire a prenderlo a casa e cremarlo insieme ad altri pelosi. Ci faceva rabbrividire avere le ceneri di Dante conservate in un urna. I prezzi variano in base al ritiro della salma, del peso dell’animale, se cremato da solo o con altri pelosi. Si va dai €70 euro ai € 200 per ceneri in urna. Abbiamo lasciato il nostro nome ed indirizzo e siamo finiti in un database, in una potenziale lista così l’azienda era avvisata. È triste da scrivere…
Eutanasia del cane
Abbiamo dovuto informarci sull’eutanasia del cane e fare le telefonate. Una fatica indicibile solo dirlo. In questo caso la faccenda per noi si è complicata. La cosa più logica sarebbe stata portare Dante dall’oncologo. La Clinica però dista 30 km. da noi. Un viaggio fisicamente doloroso per Dante e straziante per gli umani. Allora abbiamo chiamato un’altra clinica a soli 5 minuti da casa nostra, forti del fatto che gli oncologi si erano già parlati per Dante e comunque lui era stato un loro paziente. Il paradosso è che la clinica avrebbe fatto l’eutanasia e la cremazione ma prima Dante avrebbe dovuto fare una visita specialistica. Per noi una presa in giro.
Allora abbiamo chiamato il nostro veterinario di campagna, colui che ci ha fatto fare la biopsia e colorazione e che ha seguito Dante in tutti questi anni. L’ambulatorio dista 15/20 minuti di auto. Abbiamo fissato l‘eutanasia (il cane viene sedato profondamente e in seguito viene iniettato un farmaco che blocca il cuore ed il respiro), cremazione e pratiche burocratiche per mercoledì 22 febbraio. Dante non ce l’ha fatta ad arrivare a mercoledì 22 febbraio. Lunedì mattina 20 febbraio era molto dolente, la medicazione era diventata ingestibile. Il veterinario di campagna è stato avvisato e ha cancellato tutti gli impegni della mattina.
Ciao Dante
Dante se ne è andato per sempre la mattina del 20 febbraio 2023 verso mezzogiorno, sotto un tiepido sole. Il mastocitoma si è portato via un cane dolcissimo, affettuoso e pagliaccio. Ma era un cane anche molto tenace e resistente. Prolungare le sue sofferenze e vedere l’accanimento del mastocitoma sul suo corpo era per noi una visione insostenibile. Lo abbiamo lasciato andare via con la convinzione di aver fatto davvero tutto il possibile. È stato un cane molto amato. Ci mancherà molto.
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